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Castello di Colleluce

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Castello di Colleluce

Il Castello di Colleluce fa parte del comune di San Severino Marche, in provincia di Macerata, nella regione Marche.
L’origine della parola “Colleluce” si pensa derivi dal nome del bosco sacro “Lucus” che circondava un tempio pagano sulle cui rovine fu costruito l´insediamento medioevale ossia “Castrum Collis Lucis” o da ” Lucius ” un antico patrizio romano proprietario della zona.

Pittoresco per la sua posizione sulla sommità di un colle, conserva resti della cinta muraria (XIII sec.) e l’aspetto di luogo fortificato che fa capire chiaramente la scelta strategica dell’ insediamento.

Dal castello si può godere di un super panorama che spazia fino al Gran Sasso e i Monti Sibillini a Sud, mentre a nord verso la Valle del Potenza e la catena appenninica del Monte San Vicino.

L´importanza strategica del Castello di Colleluce è dovuta alla sua posizione tra la valle del fiume Potenza e del fiume Chienti, strada percorsa nel Medioevo dai vari eserciti che minacciavano alternativamente le signorie dei luoghi. Il castello infatti non è stato risparmiato dalle devastazioni succedutesi nella storia. L´antico insediamento fu costruito con una doppia cinta muraria e la torre di avvistamento, a guardia e difesa del territorio di San Severino.

L’ unica traccia consistente infatti sono le mura, seppure dimezzate e a tratti che girano attorno all’ abitato e che fanno ricordare, attraverso un bel camminamento pedonale tra pini e cipressi, l’ antica funzione militare del complesso.

Attorno all’ anno Mille fu costruito l’ originario castello di Colleluce, a seguito di lotte e distruzioni tra l’ Abate del vicino monastero di S. Mariano in Valle Fabiana e il Vescovo di Camerino.

In seguito questo castello entrò nella storia politica, sociale e militare di S. Severino come elemento difensivo del territorio. Nel 1240 l´imperatore Federico II, in lotta contro il papato, lo devastò e incendiò. Ricostruito venne poi quasi completamente distrutto dall´esercito del re di Napoli, Alfonso V d´Aragona.

Oggi, anche a causa dell´impiego delle pietre come materiale da costruzione, delle mura ne rimane solo la metà. Quasi più niente è rimasto del grande e potente castello di Colleluce medievale; lotte, distruzioni e rimaneggiamenti vari l’ hanno trasformato in un tranquillo borgo contadino dell’ entroterra maceratese. 

All’interno del borgo vi è la chiesa di San Giovanni Battista, restaurata alla fine dell’800, al cui interno presenta dei piccoli capolavori, basti ricordare che in quello che oggi è il battistero ci sono degli affreschi datati 1543 e in uno di questi, a detta di alcuni studiosi di storia dell’arte dell’Università di Firenze, è raffigurata la prima ricostruzione iconografica del passaggio della Sacra Casa di Loreto, dalle coste dalmate a quelle marchigiane, infatti si vede la casa trasportata su alcune imbarcazioni su cui spicca la Madonna con il Bambino seduta sul tetto. Vi si possono ammirare poi una serie di affreschi votivi del XVI sec., una tela del Pomarancio raffigurante il battesimo di Gesù e un pregevole Crocifisso dipinto su tela (XIII sec.) proveniente dalla sottostante Abazia benedettina di S. Mariano.

Curiosità:
Ad ottobre la frazione Castello di Colleluce ospita ogni anno la Sagra dell’acquaticcio, appuntamento in cui potete trovare bancarelle con vendita di acquaticcio, castagne, vernaccia e dolci vari.

 

Fonte testi: A Zonzo e turismosanseverinomarche e themarcheexperience
Foto: A Zonzo

 

Come raggiungere il Castello di Colleluce

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