

Rocca di Fondi si trova a 5 km da Antrodoco, lungo le pendici del monte Nuria a oltre 1000 m.s.l.m. in provincia di Rieti nella regione Lazio. Amministrativamente indipendente fino ai primi decenni del secolo scorso, il piccolo borgo merita di essere conosciuto e visitato.
Le abitazioni sono tutte costruite con materiali poveri del luogo e si integrano nella natura circostante in maniera esemplare. Le case sono tutte a due piani di cui l’inferiore, parzialmente interrato, serviva da ricovero per il bestiame; il superiore, a livello di strada era l’umile abitazione. Le vie sono molto strette, ripide e scavate quasi nella roccia.
Rocca di Fondi per secoli ha legato i suoi destini all’agricoltura e all’allevamento, fino allo spopolamento e all’abbandono. Da qualche anno però fra le sue vie strette sta tornando la vita, grazie alla passione del Comitato cittadini, costituito per promuovere ed accelerare la rinascita culturale ed ambientale del borgo, grazie ad un piano di ricostruzione particolareggiato attivato nel 1999 che finora ha portato al recupero del 70% degli edifici. Un progetto ambizioso, con cui Rocca di Fondi ha conquistato un posto nella speciale classifica dei ‘Luoghi del cuore’ del Fai – Fondo per l’ambiente italiano, il censimento dedicato ai beni culturali e paesaggistici da non dimenticare.
Per scoprire Rocca di Fondi si può partire dal centro di Antrodoco e inerpicarsi per una strada panoramica che si snoda fra boschi di faggi, castagni e querce, con vista sulla valle del fiume Velino e sulle gole scavate dal torrente Rio. Altre piante tipiche di questa zona sono il cerro, l’ornello ed il nocciolo; il sottobosco è ricco di funghi e nelle radure assolate è possibile trovare le fragoline.
Da Rocca di Fondi si può ammirare un fantastico panorama. Si può vedere infatti la catena montuosa che segna il confine tra Lazio e Abruzzo. Di fronte a noi troviamo il monte Giano (con la sua famosa scritta DUX* ) mentre a ovest separato dalle Gole del Velino il Terminillo. A est invece vediamo il gruppo montuoso del Monte Calvo che ne rappresenta la naturale prosecuzione geomorfologica
* La montagna deve una certa notorietà alla presenza, sul suo versante ovest, di una pineta che forma la scritta “DVX” (duce, dal latino dux, ducis). L’iscrizione domina la valle del Velino ed è visibile da diversi chilometri di distanza, avvicinandosi ad Antrodoco sulla via Salaria; nelle giornate di poca foschia, specialmente quando la montagna è innevata, la scritta è visibile anche dalla città di Roma
Dal borgo si possono raggiungere anche Rocca di Corno, altra frazione di Antrodoco, le Gole di Antrodoco e l’altopiano di Piscignola.
Curiosità:
Nel mese di luglio si celebra la “Notte dei Briganti” con atmosfera cibo e musica dell’epoca, mentre ad agosto la “festa di S.Maria Assunta” con lo spostamento della statua di Maria Ss. Assunta accompagnata da colpi oscuri e suono delle campane, spettacoli e stand gastronomici.
Fonte testi: A Zonzo, marroneantrodocano e fondoambiente
Foto: A Zonzo
Come raggiungere Rocca di Fondi
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